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venerdì 3 giugno 2011

La Scheda: MAURO BELLI

Nome: Mauro
Cognome: Belli
Ruolo: Ispettore (st.1-5)
Ispettore Capo (st.6)
Interprete: Ricky Memphis

Il romano de Roma, il duro dal cuore tenero, Mauro Belli è uno degli ispettori storici del X Tuscolano. Giunto alla soglia dei trent’anni, la sua vita subisce una svolta: Mauro conosce Paula Cardozo, una ragazza brasiliana che lavora presso il bar del Tuscolano. I due si innamorano e intraprendono una storia d’amore. Il suo più grande amico dai tempi dell’infanzia è il vicecommissario Roberto Ardenzi. L’ispettore è impegnato con i suoi colleghi sull’indagine contro la cosca dei Tonnara. Il termine di quest’indagine coinciderà con la morte della sua grande amica Angela Rivalta, nonché moglie di Ardenzi, e con la fine della storia d’amore con Paula. L’arrivo del nuovo commissario, Giulia Corsi, porta un’ondata nuova nella sua vita sia professionale che sentimentale. E’ proprio in questo periodo che Belli conosce la giornalista Germana Mori che, dopo tante complicazioni, riuscirà a portare sull’altare. E’ lo stesso Belli a scoprire che la morte dell’amica Angela non fu un incidente ma un vero e proprio omicidio. E’ il periodo delle grandi scoperte, di un nuovo amore e anche di una nuova grande amicizia che stringe con il nuovo ispettore del X, Paolo Libero, nonché fidanzato e futuro sposo della Corsi. Nel 2003 partecipa alle indagini che si concludono con l’arresto dei colpevoli dell’omicidio al magistrato Riccardo Corsi, padre di Giulia, e dell’uccisione di Paolo. Nello stesso anno scopre di essere sterile e adotta un bambino, Pietro, figlio di un suo collega finito in carcere. Pietro, una volta scarcerato il padre, tornerà con lui, salutando per sempre Mauro e Germana. Nel 2005, invece, Mauro viene accusato del tentato omicidio di Germana, sua moglie, e dell’omicidio del suo amico Liverani. Verrà scagionato grazie ad un appurata indagine, svolta dall’amico Ardenzi. Il 2006 è l’anno della promozione del suo grande amico Roberto a commissario, della sua ad ispettore capo e dell’adozione del piccolo Ettore, ma purtroppo è anche l’anno in cui l’amatissimo ispettore Belli viene ucciso dai colpi del mitra di Gregorio Patriarca, braccio destro di Carrano, trafficante di droga, con il quale Ardenzi ha un conto in sospeso da ben 25 anni. La sesta stagione si chiude con un finale enigmatico che lascia aperta la porta per un possibile ritorno futuro del suo personaggio: infatti la stagione si conclude con un flashback che ci riporta al momento dell’operazione che l’ispettore subì dopo esser stato ferito. Il flashback vede due agenti della DIA raccomandare al dottore che qualunque sia l’esito dell’intervento, lui dovrà dichiarare che è morto.

Gius

1 commento:

  1. Mi piacciono molto queste schede dedicate ai personaggi chiave di Distretto! Mauro Belli, devo essere onesta, ho imparato ad apprezzarlo solo col tempo. All'inizio mi irritava un po' per l'irruenza e impazienza del suo carattere, che a volte lo fa arrivare a conclusioni sbagliate, anche se fortunatamente altre volte il suo intuito di poliziotto lo porta sulla strada giusta. Mi è anche molto piaciuta la figura del padre Tiberio, per niente un personaggio di contorno, anzi spesso determinante per l'esito di alcuni casi, in primis l'intuizione del pericolo dei figli di Roberto nella 6a stagione e avergli regalato dei giubotti antiproiettile mascherati da giubotti 'normali'. Ho notato che hai scritto che Pietro era stato adottato, ma se non ricordo male il bambino era solo stato dato in affidamento temporaneo a Mauro e Germana, solo per la durata della carcerazione del vero padre, a cui infatti viene riconsegnato. Se si fosse trattato di adozione vera e propria (come invece nel caso del piccolo Ettore), il padre vero non avrebbe potuto 'reclamarlo' tanto facilmente, a meno di un'aspra battaglia legale... Anche io sono rimasta spiazzata dal colpo di scena negli ultimi minuti della 6a serie e da come è stata scritto e girato, come dici tu in un altro post. Anche il medico che risponde ai due funzionari della DIA "Sì, lo so"...? Che vuol dire? Che non è la prima volta che gli viene chiesto da membri della DIA o altro corpo militare o di polizia di mantenere il segreto sulla morte presunta di un membro delle forze dell'ordine? Che ha già assistito a casi come quello di Mauro?

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