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martedì 5 maggio 2015

SQUADRA MOBILE - riassunto e impressioni episodi 5 e 6


EPISODIO 5 - "DRAMMA IN QUESTURA" / EPISODIO 6 - "DOV'E' MARCELLO?"




CASI DI PUNTATA
-Ardenzi e Sandro prendono una segnalazione. Una ragazza pachistana, Amina, viene lapidata in strada da tre uomini. I poliziotti riescono a fermarne uno e a portare Amina in ospedale, per farla operare.
Convocati i genitori in Questura, Sandro si accorge che il padre della ragazza era tra i tre lapidatori. La madre si chiude in silenzio per non denunciare il marito, ma la realtà viene a galla: Amina è fidanzata con Matteo, un italiano, e il padre -che la ha già promessa in sposa- non accetta questa unione. Alla fine la madre della ragazza denuncia il marito.


-Il piccolo Giorgio dev'essere, il giorno seguente, consegnato alla madre come da accordi col tribunale. Se non fosse che il padre del bambino, attraverso un detective privato, scopre che il giudice che ha affidato suo figlio alla mamma menefreghista è anche l'amante della stessa. Lui si fa negare, lei nicchia. Alla fine al padre non resta che agire contro la legge e portare il figlio con sé in Francia.


-Valeria e Riccardo prendono la chiamata da un palazzo: dentro un appartamento con una anziana ci sarebbero due giovani sconosciuti. Entrando per controllare, i poliziotti si lasciano scappare i due ragazzi che, con la scusa di portar su la spesa alla vecchietta, le hanno rubato delle cose in casa. Girando per Roma alla ricerca del loro scooter, alla fine Valeria e Riccardo beccano i due ladruncoli.

-Sandro assiste a un furto di un rolex. Sono due giovani in moto, e dalle parole pronunciate paiono essere rumeni. Quando la moto viene ritrovata -dopo un piccolo incidente- si pensa che sia stata presa di nascosto dal giardiniere rumeno del proprietario della stessa. Accusato, l'uomo si difende anche se il pregiudizio non aiuta. Ma il colpevole è il vero proprietario della moto, che con delle scuse si era anche fatto insegnare dal suo giardiniere qualche parola in rumeno, per depistare la gente sui furti che avrebbe commesso.

-Una professoressa viene ritrovata morta nel suo appartamento. In realtà, ci tiene a far sapere il portiere del palazzo, era una prostituta. Avuti i tabulati telefonici, si scoprono nomi insospettabili. E non solo: la donna è stata sì uccisa con un'arma bianca, ma prima aveva subito un aborto. Alla fine, il colpevole viene fuori, denunciato dalla stessa moglie stanca dei continui tradimenti.

LA LINEA GIALLA



Dopo l'arresto al campo rom, Bradic è trattenuto in Questura. Non vuole farsi prendere le impronte e si scopre il motivo: nel 1996 ha ucciso due poliziotti con una pistola rinvenuta in seguito. Sabatini, pressato dall'altro fratello Bradic, deve far scappare lo zingaro, ma quando questo lo minaccia dicendogli che avrebbe svelato il suo doppio gioco, il piano cambia.
Approfittando dello stato d'animo di Marcello, e dopo aver staccato le telecamere della sala interrogatori (presumibilmente la passerà liscia perché intanto è arrivata la mobilia nuova per la Questura), dà a Bradic una pistola. Marcello, giunto a portare le analisi della scientifica, si ritrova di fronte all'uomo armato e, già molto provato, gli spara uccidendolo.
Sabatini fa sparire la pistola dalle mani di Bradic e accusa Marcello. La stessa squadra, compreso Ardenzi, è sconvolta. Marcello, non sentitosi capito e non venendo creduto, scappa via facendo perdere le sue tracce.
Suo padre viene convocato in Questura e Roberto gli promette di fare il possibile.
Sabatini, intanto, vuole ritrovare Marcello perché il ragazzo è una mina vagante, e potrebbe raccontare cose che metterebbero nei guai il poliziotto corrotto, che intanto si incontra con la sua vera amante, la colombiana già vista al night club.
Marcello contatta Ardenzi e chiede che sia lui solo ad andare all'appuntamento. Purtroppo Ardenzi comunica il luogo anche alla Zaccardo, che manipolata da Sabatini, lo svela a quest'ultimo.
Marcello riesce a dire a Roberto che la Questura non è un posto sicuro, ma all'arrivo di Claudio la situazione precipita e il ragazzo, coi nervi e pezzi e psicologicamente provato, ruba la pistola al suo superiore e si suicida.

I PERSONAGGI
La D'Amato, dopo uno screzio con Giulio, prende una sberla da quest'ultimo. Ciò scombussola la ragazza, che si confida con Roberta, sorella del suo fidanzato.
Ogni volta che Giulio prova a telefonarle, Isabella rifiuta la chiamata.
Sandro è andato a vivere coi Polena e si è affezionato a Niccolò. Valeria e Riccardo, appostati per arrestare due ladri, si scambiano un intenso bacio.
Giacomo riesce a farsi prestare cinquanta euro anche da Roberta, che pare sia l'unica a vedere con divertimento l'avarizia del collega.
Roberto si dimentica di telefonare alla figlia che come sempre gli sclera contro.

Riassunto a cura di
Moz-

IMPRESSIONI DI MOZ

La serie entra nel vivo, traghettandoci vero la parte centrale della stessa. Il finale shock, dopo tre serate di rodaggio, conoscenza dei personaggi e preparazione, porterà a rivedere tutti gli equilibri.
Nonostante un errore di montaggio (la scena in cui Marcello spara è ripetuta due volte) e uno di sceneggiatura (Ardenzi viene chiamato ispettore, ruolo che non ricopre più dai primi Distretto...), Squadra Mobile si presenta come serie dinamica e sempre più disillusa: si veda il caso del bambino conteso dai genitori, (ir)risolto in un modo fuorilegge.
I personaggi continuano a delinearsi e ormai lo spettatore li riconosce.

IMPRESSIONI A CURA DI ISPY


E’ ufficiale: non sto più alla Mobile, ma sono anch’io della Mobile. Mi ci son volute tre puntate per farmi immergere dagli ambienti, dai personaggi e dalla storia, e la terza puntata è stata consacratrice per il sottoscritto. Ormai i personaggi cominciano ad essere più chiari, comincio a sentirli come amici e guardiamo oltre l’attore. La terza puntata è stata tosta e lo si sapeva che avrebbe regalato dei colpi di scena non indifferenti, colpo di scena che ha lasciato un po’ tutti senza fiato. Sabatini è davvero un cattivo, un cattivo diverso a cui non eravamo abituati con Distretto di Polizia, perché lavora fianco al fianco con Roberto e, quest’ultimo, almeno finora, non sospetta nulla di lui. La linea gialla s’inspessisce puntata dopo puntata, e le storie trasversali dei personaggi con i casi d'episodio, riescono ad amalgamarsi senza rendere la serie pesante. Un ottimo lavoro, davvero. 

La Redazione

8 commenti:

  1. Sicuri che Sabatini sia corrotto?

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    1. Beh... cocainomane, assassino... fa il doppio e triplo gioco... ha di fatto usato Marcello per uccidere Bradic, ha volutamente spinto quest'ultimo al suicidio con le sue parole (hai visto le manette!), era pronto a farlo fuori con le sue mani... se non è corrotto lui, io sono il Papa :)

      Moz-

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  2. Niente è come sembra....

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    1. Il fatto è che lui di certo NON finge di essere cocainomane, visto che sniffa per conto suo (nel bagno di Ardenzi e in quello del night).
      E poi... è complice nel suicidio di Marcello... non può non essere corrotto.

      Moz-

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    2. Anonimo (potresti firmarti con un nome fittizio?) qui siamo di fronte a dei fatti e non a delle supposizioni. Sabatini è corrotto, è palese, così come il sole è caldo. ;)

      Ispy 2.0

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  3. Niente è come sembra....era lo slogan de Il Bosco...:-) comunque a parte gli scherzi....che dire...serie che da ieri è entrata nel vivo col finale a sorpresa del suicidio di Marcello.....Sabatini è corrotto per forza non aspettiamoci a fine serie che ci dice che ha scherzato...

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    1. Aahaha, magari siamo su scherzi a parte? ^^

      Ispy 2.0

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  4. Sapete se è possibile rivedere lepuntate in streaming?

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