>UNA PICCOLA REGOLA PER I LETTORI: Invitiamo tutti i gentili lettori che commentano nei post, di servirsi di nomi reali o fittizi purché vi distinguiate tra di voi, rendendo così i commenti più comprensibili.




lunedì 24 ottobre 2011

DdP11 ep. 5 e 6 - "Giarabub" e "Pirati"





Gallo sta per intervenire contro Brandi, che però riesce a spaventare Pulcino a tal punto che il pusher gli dà il nome della prostituta, una tossica sua cliente, che ora utilizza il terminale di Luca. E' una certa Ileana, e Pulcino la descrive.
Marco ritira i suoi uomini e poco dopo, al distretto, dialoga con Leo sulla questione. I due decidono di non pestarsi più i piedi: ora le indagini sembrano non dover più convergere.
Intanto, in un parcheggio coperto, una donna viene stordita e violentata da un misterioso aggressore incappucciato.
Il giorno dopo, Anita e Barbara si recano all'ospedale dove questa donna, la Maggi, ancora shockata, parla dell'assalitore, dicendo che è proprietario di un'auto color azzurro.
Discutendo del caso al X°, sembra chiaro che ci si trovi dinanzi a uno stupratore seriale che ha già colpito altre volte, e aumenta la frequenza degli stupri facendo passare sempre meno tempo tra un crimine e l'altro. Infatti, dieci giorni prima ha colpito in zona Eur, e in altre zone altri giorni.
Nel frattempo Toni Corallo è al porticciolo con Caiardo, il costruttore di barche conosciuto alla festa dello Sporting Club del suo amico Franco Martini. Corallo vuole acquistare una nave ma vuole anche che Caiardo realizzi all'interno dello scafo un piccolo caveau segreto ed impermeabile.
Quando giunge Lorenzo, il figlio di Caiardo, a Corallo torna in mente Cesare, morto qualche tempo prima in Germania.

Al distretto proseguono le indagini sullo stupratore, e Brandi fa convocare la signora Valori, la donna violentata all'Eur dieci giorni prima. Lei racconta alla polizia un dettaglio: l'assalitore è stato chiamato sul cellulare, poco dopo la mezzanotte, e come suoneria ha la canzone di guerra Giarabub.
Subito partono le ricerche: bisogna scoprire quanti siti specializzati in vendita di suonerie hanno la canzone Giarabub nell'elenco, e quanti l'hanno scaricata.

Leo si concede un momento di relax con suo figlio. Il Vice Questore Aggiunto cerca di recuperare il tempo perso.
Al distretto gli agenti scoprono che ci sono 23 siti internet da cui è possibile effettuare il download della suoneria "Giarabub".
Intanto Brandi scova Ileana, e da una breve ricerca capisce che non è affatto legata alla 'ndrangheta ma è solamente una tossica. In accordo con Gallo, organizza una retata di prostitute per non destare sospetti sul suo arresto.
E' sera, e allo Sporting Club di Franco c'è ancora un party. Blanca tiene banco per la sua bellezza, ma presto anche Valentina viene notata e sembra incantare tutti. Infatti i presenti si domandano chi sia questa ragazza.
La stessa notte, Brandi e Gallo effettuano l'arresto delle prostitute, e ovviamente mirano a Ileana, che viene fermata e portata al Decimo, dove è interrogata. Lei dice che ha raccolto il telefonino in un prato, e l'ha usato perchè sicura che fosse un numero pulito e non soggetto ad intercettazioni. E visto che doveva chiamare il pusher per la droga, ne ha approfittato. Quando le chiedono dove fosse nell'ora in cui Luca è morto, lei dice che si trovava in ambulatorio per via di un incidente appena subìto.
Ugo e Sofia intanto discutono di una lettera arrivata a casa: è il padrone del palazzo, che vuole spingere tutti i condomini a vendere il loro appartamento. Ma Ugo è contrario e vorrà battersi affinché la cosa venga ritirata.

Proseguono le indagini sullo stupratore, e dall'orario di ricezione di chiamata si scopre che è un tale Roberto Rivolta ad avere la suoneria indicata dalla vittima e ad essere proprietario di un'auto color azzurro.
Quando arriva il referto medico per l'incidente di Ileana, il documento scagiona del tutto la prostituta. Allora Leo spinge Ugo e Pietro a controllare le foto nel telefonino di Luca per vedere se c'è qualche traccia utile.
Nel rivedere le immagini, che ritraggono Luca in momenti felici anche con Anna, Ugo si commuove molto.
Infine, i due poliziotti trovano una foto di Ileana: è con un'altra ragazza.
Brandi mostra l'immagine alla prostituta, che svela il nome dell'altra ragazza ritratta. E' Katerina Ratnikova.
Anita e Otello nel frattempo hanno scoperto chi è Roberto Rivolta: laureato in matematica ma attualmente disoccupato, ha colpito in diversi punti tutti vicino al raccordo, forse per assicurarsi una via di fuga.
Ma al suo indirizzo non risponde nessuno, questo perchè si è reso irreperibile.

Brandi e Gallo cercano di farsi dare sa Guarinelli l'indirizzo di Katerina, la sua informatrice, e il poliziotto, messo alle strette, deve fornire l'informazione ai suoi colleghi.
Pietro e Barbara si recano a casa della prostituta, che ovviamente ha tutta l'aria di essere sparita, ma grazie ad Ada, la portiera del palazzo dove vive Katarina, i due riescono ad entrare e scoprono che nell'appartamento potrebbe viverci anche un uomo, visto che viene ritrovato un rasoio elettrico. Inoltre viene rinvenuto anche un biglietto che reca la data del giorno dopo.

Analizzando nel dettaglio gli oggetti recuperati dallo stupratore, Otello scopre che i film pornografici hanno tutti un audio strano, rovinato: sembra il rumore del traffico cittadino. Mentre Anita, invece, fa una scoperta sensazionale: quando era ragazzino fu ricoverato in una clinica psichiatrica. Inoltre, la sequenza dei suoi stupri è determinata da una funzione matematica, materia di cui l'uomo è profondo conoscitore: è la sequenza di Fibonacci.
Grazie all'aiuto di suo figlio Simone, Leo riesce a ricavare giorno e ora del prossimo stupro: avverrà nel giro di pochissimo. Così il commissario, con Pietro e Barbara, corre in direzione del prossimo punto, determinato dagli altri in cui il maniaco aveva già colpito, mentre Anita ed Otello si recano nella clinica psichiatrica dove l'uomo venne ricoverato anni prima. Parlando con un dipendente della struttura, i due sovrintendenti scoprono che Roberto fu preso di forza e violentato nel rifugio segreto di una banda di ragazzi più grandi. Rimase sconvolto e venne quindi ricoverato, e dopo una settimana di mutismo, si decise ad aprire bocca, ma emetteva solo suoni strani, simili al rumore prodotto dal traffico. Anita ricollega l'audio dei film porno a questa faccenda e deduce che la vicinanza dei luoghi dello stupro con il raccordo non era per assicurarsi una via di fuga, ma per sentire il rumore delle auto che sfrecciano: Roberto infatti si eccita solo se sente il traffico automobilistico. Anita chiama subito Leo spiegandogli la cosa, così il commissario e i suoi uomini riescono a localizzare il punto esatto dove sta per colpire Roberto, e fortunatamente lo arrestano prima che possa nuocere ad un'altra donna.

Il giorno seguente, Barbara sente di essere seguita, e si spaventa.
Pietro suggerisce a Leo di conquistarecon un pranzo l'inquilina dell'appartamento che il commissario avrebbe voluto acquistare. Valentina nel frattempo si sveglia, tardi e sola, e nel frigo trova solo uno yogurt.
Leo si reca a casa della sua ex moglie per prendere piatti e candelabro per organizzare un pranzo con Valentina. Ma Lavinia deve correre in ufficio e raccomanda a Leo di preparare un brodino per Simone che è febbricitante. Simone domanda a suo padre a cosa servissero i piatti e il candelabro. Leo non mente, e spiega che avrebbe voluto fare una sorpresa ad un'amica. Da questa risposta, Simone intuisce che suo padre forse non ha intenzione di tornare a stare con sua madre.

Intanto Ada, la portinaia del palazzo dove vive Katerina, avvisa Barbara: è giunto un pacco sospetto dall'Inghilterra per Katerina, e ha paura che possa contenere qualcosa di pericoloso.
Pietro e Barbara corrono da Ada e scartano il pacco: è profumo da uomo, lo stesso usato da Guarinelli che Barbara riconosce perchè sentito quando ha incrociato il poliziotto al distretto. Katerina vuole regalarlo a Guarinelli per il suo compleanno. Così i due ispettori intuiscono che Guarinelli e la Ratnikova sono amanti.

E' sera. Una ragazza, Rebecca, viene investita e muore, ma l'assassino non si ferma a soccorrerla e sfreccia via.
Una testimone spiega a Pietro che ha riconosciuto solo la marca dell'auto, una Renault scura, ma non è riuscita a prendere la targa.
Il mattino seguente Leo torna a casa di Lavinia, ma trova Simone molto poco cordiale. Lavinia spiega che è per via del fatto che Leo gli avrebbe lasciato intuire che ha un interesse per un'altra donna.
Mentre si reca al lavoro, Anita trova Otello (o uno che gli somiglia incredibilmente) mentre dirige un'orchestra invisibile, tra mille piroette e musica immaginaria, proprio nel bel mezzo di una piazzetta.
Leonardo intanto si reca a casa di Valentina, dove ha portato la colazione e la maionese, evidentemente per scusarsi dell'episodio avvenuto nel 1994 a Forte dei Marmi. Ma la ragazza sta per prendere l'aereo e non può fermarsi con Leo, che è costretto a dividere la colazione con i due imbianchini che stanno pitturando l'appartamento di Valentina.
Al distretto Anita entra e trova... Otello, ma non sa spiegarsi come sia possibile che il collega è già in divisa quando lo ha appena visto comportarsi singolarmente proprio appena fuori al commissariato. Otello nega di essere stato a dirigere un'orchestra invisibile nella piazzetta, mentre la Cherubini pensa che Gagliardi la stia prendendo in giro.

Barbara parla con Brandi, spiegando che secondo lei Guarinelli e la Ratnikova hanno una relazione sentimentale. Leo comincia a pedinare l'altro Vice Questore Aggiunto, per vedere se riesce a portare il decimo sulle tracce di Katerina.
All'Appia Sporting Club intanto, Corallo e Franco hanno appena finito di giocare a tennis, e in quel momento giunge Francesca, il notaio, che vuole effettuare due scambi con Toni, che accetta.
Indagando sul pirata della strada, da un video di sorveglianza di un'agenzia si nota bene l'auto che ha investito Rebecca: è una Renault Megane. Dalle immagini si vede anche, poco dopo, un uomo prendere il cellulare ed fare una chiamata. Potrebbe essere un testimone.
La particolarità scovata dagli agenti è che questo presunto testimone ha il pantalone tirato su nella gamba sinistra. Grazie a Brenta, Barbara e Pietro intuiscono che potrebbe trattarsi di un ciclista mancino, perchè non esistono biciclette che hanno catene a sinistra. L'uomo del video peraltro è mancino.
Si cerca pertanto una bici forse modificata.

Brandi segue Guarinelli, lo pedina incessantemente, fino a che il poliziotto entra in un palazzo: ma è una trappola. Infatti Guarinelli si è accorto che Brandi lo stava pedinando e gli intima di smettere, altrimenti dovrà riferire tutto alla Disciplinare.
Otello ed Anita non hanno trovato nessuno, a Roma e dintorni, che monta le catene delle bici al contrario. E' sempre Brenta a mettere i due sulla pista giusta: forse bisogna trovare un tornitore.
Leonardo intanto parla con Pietro e Barbara dell'affare Guarinelli, ma forse i tre hanno una soluzione. Parlare con una donna dell'ufficio del poliziotto per farsi dare qualche informazione su di lui. Pietro sembra fare al caso di Leonardo, visto che conosce una certa Assunta, corpulenta collaboratrice di Guarinelli.
Estorcendo all'ispettore una succulenta cena, Assunta dà a Pietro un'informazione che potrebbe permettere di stringere la morsa su Guarinelli. Leonardo vorrebbe far capire al collega che potrebbe mettere a rischio la vita di Katerina e la sua carriera se non è disposto a collaborare all'indagine sulla morte di Luca.

La ricerca di tornitori che hanno montato a sinistra la catena di una bici porta ad un negozio sulla Casilina, di proprietà di Pasquini Stefano.
Barbara e Pietro si recano da Pasquini, che nega di essere la persona visibile nel video. Anche sua moglie gli fornisce un'alibi.
Alla riunione condominiale, Ugo si fa portavoce dei diritti dei condomini ed ottiene da tutti gli abitanti del palazzo la comune volontà di non voler abbandonare lo stabile.
Barbara intanto comunica gli sviluppi del caso sul pirata della strada al Vice Questore Brandi, che acconsente ad un pedinamto della Rostagno nei riguardi di Pasquini.

Per Ugo c'è una cattiva notizia: tre famiglie hanno deciso di vendere al palazzinaro Mambelli il loro appartamento. La situazione condominiale, quindi, si complica.
Barbara e Pietro continuano il loro appostamento, e scoprono che Pasquini ha un'amante.

Al club di Franco, intanto, Toni -a colpi di mazzette- organizza un imbroglio finanziario e burocratico, complice Francesca. Ma Franco sospetta forse qualcosa e dice a Daniele, giovane istruttore di tennis nonchè nuovo presidente nominato da Corallo, di voler essere sempre aggiornato su ciò che succede nella sua società.
L'amante di Stefano Pasquini viene portata al distretto ed interrogata. Lei dice che Stefano le ha telefonato dopo essere uscito da casa sua per chiederle di rientrare e fare una telefonata al 118. Ma i tempi dell'arrivo dell'ambulanza non corrispondono.
Analizzando i tabulati telefonici dell'amante di Stefano, risulta che quest'ultimo ha chiamato un certo Favaro  Gianluigi, che lavora alla motorizzazione. Convocato, questi spiega che era stato contattato da Stefano perchè il suo amico era appena stato colpito da un'auto e voleva che gli fosse ritrovato il proprietario della vettura attraverso la targa che aveva preso.
I poliziotti capiscono che c'è qualcosa che non quadra, perchè Pasquini ha negato di essere l'uomo visibile nel filmato. La targa corrisponde all'auto di proprietà del dottor Marucelli, che sta per essere prelevato da Barbara e Pietro quando il padre dello stesso si frappone e svela di essere l'assassino.

All'officina dove i tecnici stanno riparando l'auto, Pietro si accorge che c'è qualcosa che non quadra per l'altezza del sedile: non era il padre, ma effettivamente Giorgio Marucelli a guidare l'auto e ad aver investito Rebecca. I due ispettori intuiscono anche che Pasquini prese la targa e immediatamente ha voluto ricattare il pirata della strada.
Al distretto intanto arrivano i nuovi computer mandati dalla Questura.
Anita scopre che il padre di Marucelli non può essere colpevole, perchè quella notte impegnato in un multitrapianto. Così Barbara e Pietro intervengono, arrestando Giorgio per omicidio e Stefano per ricatto.

Valentina torna dal suo viaggio e quando rientra in casa scopre che Leo ha ridipinto tutto di viola, proprio il colore che avrebbe voluto. Ma la donna non sembra entusiasta della presenza dell'uomo in casa sua, e seppur non in malo modo, lo invita ad uscire.
Leo scende in strada e trova Guarinelli.
L'uomo porta Brandi da Katerina, dicendogli che adesso può fidarsi e che l'ha tenuta nascosta per amore e per paura, perchè di mezzo c'è l'assassinio di un poliziotto, a cui anche lo stesso Guarinelli teneva molto.
Brandi sta per interrogare Katerina...

*I COMMENTI DELLA REDAZIONE*
Puntata non noiosa, per me scorrevole.
Il primo episodio sicuramente migliore: finalmente un caso A come non se ne vedevano da tempo. Semplice, comprensibile, con zero complicazioni. Bella anche l'interazione tra i personaggi e le prospettive che si aprono. Unica questione, è assurdo risalire a chi ha scaricato le suonerie, visto che molti se le scambiano via infrarossi o bluetooth o scaricano illegalmente. Potevano trovare un'altra connessione...
In fondo, è il vero episodio che fa partire l'indagine generale, è un episodio in puro stile Distretto dei vecchi tempi, è l'episodio da cui la macchina si rimette in moto.
Ecco, parliamo di macchine, e spostiamoci all'episodio 2.
Il voto scende di qualche punto.
Non si cercava una Reault Megane? E allora cosa c'entra l'Alfa 146 Grigia? Mah...
Altra cosa che non corrisponde, è la cena che voleva preparare Assunta: prima sono pennette con gorgonzola, porro e guanciale, poi diventano una classica arrabbiata.
Sembra che non ci sia una lettura definitiva dei copioni, una cura finale che metta armonia tra le varie cose.
Inoltre, se Stefano ha un negozio di bici, possibile che Anita ed Otello non abbiano già chiesto a lui se avesse una bici montata al contrario, prima che glielo dicesse il tornitore?
Il caso in sè non è brutto, ma un po' pasticciato (certo, meno di quello di una settimana fa). Inutile a mio avviso la complicazione del padre che si autoaccusa (già vista in mille altri episodi), che poi non ho capito: si chiama Giorgio Maruccelli anche lui? E chi era Giuseppe con la bici? E Assunta chi diavolo è? Una poliziotta?
Inoltre, come fa l'amante di Stefano a dire che l'amato è rientrato a casa di lei perchè voleva telefonare all'ambulanza? Stefano non poteva chiamare il 118 col suo cellulare, che ha usato per chiamare la sua amante? Forse sono io a non aver capito tutte queste cose... boh.
Imbarazzante Barbara in bicicletta, non ha senso pedinare una persona così: perchè?
Mi è sembrata una scena di un episodio dei Power Rangers, ossia quando devono affrontare un mostro che ha a che fare con le bici, i Power Rangers vanno tutti in bici; se devono affrontare un mostro che suona il piffero, in quell'episodio tutti suonano il piffero.
E la scena non c'entra un piffero.
Comunque, non male, e qualitativamente c'è una risalita rispetto agli episodi della settimana scorsa.
Bello che si sia accennato all'ex marito di Barbara, ma che spero non sia stata (anche lei!) violentata da suo padre in gioventù: ha fatto una faccia strana durante lo svolgimento del caso sullo stupratore.
Avrebbero potuto accennare ancora a Giuseppe e Vittoria, bastava far dire non Belluno ma Bolzano per inserire una citazione dei due mitici Guerra e Ingargiola... ma vabbè, proprio non ci pensano a queste cose.
Mi ha fatto, infine, piacere rivedere in un episodio di Distretto il libro Il Piccolo Principe. I fans più accaniti sanno bene a cosa faccio riferimento: uno degli episodi più belli e toccanti di tutta la ultradecennale saga del Decimo.
A domenica prossima!


Moz-


Casi di puntata sicuramente più scorrevoli, ma a me hanno annoiato. Non riesco ancora ad entrare nel vivo del distretto, perlomeno negli scorsi episodi vi era la questione ' Luca ' che mi intrigava molto, mentre ora ancora non si delinea nulla, i personaggi all'interno del distretto cominciano ad essere sin troppo ripetitivi: Otello scansafatiche, Anita rupofobica e Brenta inutile a tutto e a tutti. Son contento che Brandi abbia ripreso contatti con la famiglia, soprattutto col figlio, ma non condivido la scelta adolescenziale dell' ' intrattenimento ' con Valentina, perché non riprovarci con sua moglie?...non lo so, non mi prende ancora, sarà appunto il fatto che il nuovo distretto è iniziato questa sera, ma credo debba abituarmi, ma soprattutto attendiamo tutti la linea gialla e un ispessimento dei personaggi nuovi.


Ispy


Puntata molto fiacca, una noia mortale. Speravo finisse in fretta: da una parte pensavo "spengo la Tv...mi sto annoiando troppo", poi mi son ricordato che si trattasse di Distretto. Ebbene si, mentre lo vedevo facevo fatica a realizzare che quelle scene noiose (a tratti raccapriccianti, vedi Otello) fossero appartenenti alla fiction poliziesca che in un undici anni ho tanto amato.
Brandi è un commissario protagonista di un poliziesco o il Ronn Moss di turno? Barbara e Pietro già sono felici e contenti, ma sbaglio o la puntata scorsa è morto LUCA BENVENUTO? Anita e Otello non c'entrano un'acca con Distretto. Le scene pseudo-comiche di Otello a me, più che ridere, fanno venire il voltastomaco, per non parlare di Anita che quando parla sembra avere una paralisi alle labbra. I casi di puntata noiosissimi che più noiosi non si può. Brenta è un personaggio insignificante. Ugo? Cade in basso anche lui, ma non è colpa di Marzocca, è colpa della serie in sè: una scenetta in lacrime davanti a due foto viste al pc è troppo poco per un personaggio che ha vissuto 10 anni e più accanto ad un vice questore che l'altro ieri è morto tragicamente. 

Gius-

5 commenti:

  1. Mah, io ho trovato la puntata noiosetta, non vorrei esagerare dicendo insipida. La serie continua ad essere lenta, senza guizzi. Ieri sera addirittura c'era qualcosa che per me stonava nell'atmosfera generale. Non saprei descrivere bene cosa ma proprio l'atteggiamento dei poliziotti durante i casi, soprattutto il primo, mi pareva privo di tensione e di mordente come se fossero sempre un passo fuori da tutto. Poco coinvolgimento insomma. Poi, a tratti, mi è sembrato che si cercasse di infilare la battuta dappertutto con il risultato di una cosa un po' forzata e non divertente - mi riferisco ad alcune scene commissario/ispettori e magari è proprio il carattere di Brandi. Brandi che mi convince molto poco nella versione adolescente infatuato: alla fine dei continui approcci a Valentina avevo la sensazione di qualcosa di stucchevole, vagamente simile a quella del famoso triangolo ugo-marta-brenta dello scorso anno. Un po' un peccato perché Brandi mi piace abbastanza: ha carattere. Per il resto, non tutti gli altri mi convincono. Non mi esalta la possibilità che Gagliardi abbia un gemello che Anita scambia per lui e Brenta, boh, meno insopportabile del solito ma nulla di che. Barbara un po' sottotono e onestamente pensavo che soprattutto con lei avrebbero marcato l'assenza di Luca e invece niente. Pare quasi non pensarci nemmeno più mentre Pietro ci pensa eccome: ha ancora una rabbia sottopelle che si nota molto bene e ho trovato molto bella la scena con Ugo quando controllano le foto del cell di Luca. Pietro finora è il personaggio riuscito meglio secondo me, tra la rabbia e il dolore per Luca e le battutine con Barbara e Brandi. Insomma ci sono parecchie cose che secondo me non vanno, proprio nel complesso, soprattutto una caratterizzazione dei personaggi che rimane molto superficiale. Spero che si smuova qualcosa nelle prossime puntate perché davvero così si va verso la noia che nelle prime due si notava meno perché concentrati sulle sorti di Luca.

    RispondiElimina
  2. Ciao Dani, sì in effetti io parlavo dell'episodio in sè specie rispetto agli ultimi due.
    E' vero che c'è un qualcosa che manca, e nemmeno io riesco a capire cosa sia. E' come se le scene non fossero coordinate, ecco.
    Come se la sceneggiatura la scrivessero molte anime diverse, senza che venga coesa.
    Il primo episodio, vuoi per un caso finalmente diverso e scritto bene, è meglio del secondo (che è più pasticciato).
    Comunque il primo episodio mi ha ricordato un classico episodio di Distretto, quando magari la situazione è in stallo e si deve cercare di indagare. E' vero, probabilmente manca quel qualcosa che dia il brio necessario al tutto, il guizzo che ti spinge a seguirlo nonostante la linea gialla debba ancora esplodere.
    Ma il secondo episodio è tra quelli che non mi spiacerebbe rivedere, in replica, in estate mentre mangio.
    Il secondo è più noioso e sinceramente mi sono perso su molte questioni, come ho scritto: non ho capito perchè si cerca una Reanult Megane e poi si cita l'Alfa 146 grigia.
    Non ho capito chi sia Giuseppe il tizio con la bici o Assunta (mi sono sembrate scene appiccicate giusto per inserirci degli attori in più: mi chiedo, a sto punto, MA NON E' CHE LA PRODUZIONE HA L'OBBLIGO DI PIAZZARE TOT ATTORI AD EPISODIO??). Idem la questione Giorgio Marucelli, che ancora non capisco se sia il padre o il figlio, ma che poteva essere evitata.
    Ecco, c'è sempre quell'elemento che stona, in eccesso, nei casi, rendendoli confusionari. Un tempo, fino a parte di ddp8, non era così.
    Inoltre manca proprio il racconto di strada, di Roma... dovrebbero trattare maggiormente casi di microcriminalità, probabilmente.

    Moz-

    RispondiElimina
  3. Ma il secondo episodio è tra quelli che non mi spiacerebbe rivedere, in replica, in estate mentre mangio.

    Volevo dire IL PRIMO è tra quelli che non mi spiacerebbe rivedere^^

    Moz-

    RispondiElimina
  4. Sì, il primo caso meglio del secondo come struttura ma il punto è che tutto sembra rimanere sempre sullo stesso piano, in una dimensione che appare monocorde. Anche le scene che dovrebbero acchiappare di più, secondo me non lo fanno - o almeno non lo hanno fatto ieri sera: erano sottolineate benissimo dalle musiche ma in sé trasmettevano poco. E poi sì, davvero pare spesso che le scene non abbiano un reale collegamento. Hanno imprecisioni e altro che spesso danno veramente l'idea che ogni scena sia scritta da una persona diversa e poi messe insieme senza controllare poi il risultato finale. Comunque spero che il proseguo cambi marcia, magari con lo sviluppo definitivo della linea gialla.
    Per quanto diceva Gius sulle reazioni dei personaggi alla morte di Luca, la più assuda è quella della Rostagno: mostrata vicinissima a Luca nella prima puntata e poi quasi disinteressata... come l'anno scorso quando morì la sorella e nel giro di un paio di episodi sembrava già dimenticata.

    Infine, permettetemi un piccolo attacco di nostalgia XD Quando Brandi è al parco con il figlio, dice che hanno preso i panini dallo Zozzone... mi sono tornati in mente Mauro e Roberto che lo nominavano spesso XD

    RispondiElimina
  5. Infatti io ho promosso la puntata di ieri sulla fiducia: spero che presto la linea gialla esploda, perchè finora -morte di Luca a parte e intendo giusto quei tre minuti perchè non c'è stato altro- non s'è visto granché.

    Purtroppo è vero che manca il fattore umano, ma manca anche dallo scorso anno (ricordate? Giulia carcerata e nessuno se la inculava tranne Luca: per Vittoria, Ugo e Giuseppe era come se non esisteva per niente!).
    Sono sbagli di coesione delle sceneggiature, ma secondo me manca proprio una scrittura definitiva e finale, e una supervisione di un gruppo di fans che conosce tutto da ddp1 ad oggi.

    In ogni caso, io ancora non comprendo la dinamica del caso A della seconda puntata:
    se Stefano si vede usare il telefono, nel video, come fanno a credere che abbia telefonato a casa dell'amante per FARE UNA TELEFONATA ALL'AMBULANZA? cioè, non poteva chiamare direttamente l'ambulanza (o il suo amico della motorizzazione) dal cellulare?
    La storia dell'amante è una cosa che proprio non si regge in piedi, superflua e assurda, almeno secondo quanto ho capito io.

    Barbara in bici poi non si commenta: scena senza alcun senso logico.

    Moz-

    RispondiElimina