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lunedì 24 ottobre 2011

Riassumendo: DdP11 finora


La linea gialla, quest'anno, è alquanto complessa e ridondante. Probabilmente si fa persino un certa fatica nel seguirla punto per punto, nel capire l'intreccio (Luca contro Corallo su tutto), visto la mole di personaggi e situazioni che sembrano essere legati alla storia principale dell'undicesimo capitolo di Distretto.
Dato che alcuni lo hanno espressamente richiesto qui sul blog, e dato che leggo spesso di persone che si ingarbugliano con gli eventi, ho deciso di scrivere un "cos'è successo finora", in modo abbastanza schematico.

Germania, un mese prima: Leo Brandi e Marco Gallo sgominano una banda criminale dedita al riciclaggio di danaro sporco. Antonio Corallo, un intermediario, vede morire suo figlio Cesare per mano di Leo. Riesce a scappare alla polizia portandosi dietro cento milioni di euro e tornando in Italia, cercando rifugio in un esclusivo club sportivo gestito dal suo amico Franco Martini.

Italia, adesso: Luca sta per lasciare Roma e al distretto arriva il nuovo capo. E' Leo Brandi. Luca e Leo collaborano per assicurare alla giustizia un evaso, Rocco Liverani.
I due Questori seguono piste diverse. Luca intuisce che la chiave di tutto potrebbe celarsi dietro la figura di Katerina Ratnikova, una prostituta che è anche informatrice del Vice Questore Guarinelli, capo del XVII° Distretto. Mentre Brandi riesce, coi suoi uomini, a scovare Liverani, contemporaneamente Luca trova Katerina e la costringe a parlare per vedere se sa dove si nasconde l'evaso. In questo frangente Luca perde il cellulare, preso da Ileana, un'altra prostituta.
Katerina, messa alle strette, dice a Luca che Liverani era in qualche modo legato a Rita, un'altra prostituta ora uscita dal giro: infatti una certa Mara Fermi l'ha reclutata per mettere su un giro di escort di alto livello.
Luca riesce a farsi dire l'indirizzo di questa Mara Fermi, e nel pieno della notte, e senza cellulare, la segue.

Mara entra nel club di Franco Martini, ma a Luca è negato l'accesso. Così, guardandosi intorno, vede all'interno un movimento sospetto: un uomo che si aggira nei locali con un grosso borsone in spalla.
Credendo che sia Liverani, Luca si addentra nel club, e seguendo l'uomo si ritrova nel locale caldaia. Ma non si tratta di Liverani bensì di Corallo, che sta nascondendo i soldi dentro le tubature. Luca resta sorpreso, e vuole capirne di più, ma il criminale lo colpisce a tradimento sparandogli.
Luca cerca di reagire e ingaggia con Toni Corallo un duello all'ultimo sangue, ma il nemico è armato e si trova costretto ad uccidere Benvenuto, caricando il cadavere nella sua stessa auto e gettandolo al Parco degli Acquedotti.
Il corpo senza vita di Luca viene ritrovato da Boni ed Ugo, e il distretto comincia l'indagine.
Brandi per prima cosa nota che a Luca è stata presa la pistola, che non ha più nemmeno il cellulare, e poi segna il chilometraggio presente sul contachilometri dell'auto.
Boni da parte sua cerca di captare i segnali del cellulare di Luca, che è spento ma poi si accende.
Purtroppo i poliziotti non riescono a prendere in tempo Ileana, ma riescono a capire verso quale numero è partita la chiamata: è di un pusher detto Pulcino.
Anna Gori torna a Roma per ricordare Luca e sistemare tutte le sue cose. Mentre sgombra la scrivania che ero è di Brandi, trova il tagliando dell'auto di Luca, effettuato la mattina del giorno in cui il poliziotto è morto.
Da questo conto si arriva ad intuire che ci sono 45km in eccesso sul conteggio. Inoltre dall'autopsia e dall'analisi scientifica Brandi restringe il campo a dei locali caldaie che hanno un prato come accesso.

Di nascosto, Brandi si finge un killer della 'Ndrangheta, cartello criminale a cui Pulcino è legato, e decide di spaventare lo spacciatore per farlo parlare. Anche se in disaccordo con Marco Gallo, Brandi riesci a farsi dire da Pulcino il nome della prostituta che ha usato il numero di Luca per chiamarlo. Così ora il distretto cerca Ileana, e organizzata una retata, riesce ad interrogarla. La ragazza ammette di aver preso il cellulare, trovato in un prato, e di averlo usato credendo a ragione che fosse un numero "pulito". L'orario trovato su un referto medico scagiona la ragazza da ogni possibile coinvolgimento con l'assassinio di Luca.
A questo punto Ugo e Pietro cercano qualche indizio tra le foto presenti sul cellulare di Benvenuto, e oltre quelle private di Luca ne trovano una recente che mostra Ileana con un un'altra ragazza.
Ileana spiega chi è quest'altra persona: Katerina Ratnikova.
Ancora una volta spunta questo nome, e la svolta potrebbe essere rappresentata da Guarinelli, di cui si scopre che è amante della prostituta sua informatrice. Ma Katerina è scomparsa nel nulla, e Guarinelli non sembra così poco furbo da lasciarsi pedinare senza che se ne accorga.
Brandi, grazie all'aiuto di Assunta, una collaboratrice di Guarinelli, riesce a tenere sotto scacco il capo del XVII°, che alla fine cede: è lui stesso a portare Leo da Katerina...

In effetti, la trama, finora, è abbastanza contorta (su se stessa, oserei dire), e ricca di situazioni -peraltro baroccheggianti- derivate solo dal caso.
Se ci può stare che Luca abbia trovato Corallo per caso, è un po' forzato il gioco di incroci del destino che ha visto arrivare fino al giro di droga della 'Ndrangheta. Anche il caso Liverani, sottoforma di Rita, sembra essere appiccicato forzatamente.
Idem la foto di Ileana con Katerina. Però dal prossimo episodio, visto che la prostituta russa parlerà e farà il nome di Mara Fermi a Leo, tutta questa matassa potrebbe finalmente sciogliersi di colpo e portare ad una trama molto più lineare, ad una indagine sulle escort e sul club che, come se non bastasse, hanno una storia tutta loro: Toni Corallo non è stato certo fermo, in queste puntate, e oltre a specchiarsi e provare se le cravatte si intonano al suo ciuffone rossastro, ha anche conosciuto personalità di spicco della "Roma bene", come Francesca Linari, un notaio, e Caiardo, un costruttore e venditore di barche. Tutti in affari poco puliti.
E da questo Caiardo ha acquistato una barca, si è fatto costruire un caveau segreto nella stessa e infine ha fatto con Francesca anche un imbroglio finanziario intestando tutto al maestro di tennis Daniele.

Non è finita qui: tra una maionese del 1994 e un appartamento da colorare di viola, Brandi ha conosciuto (o meglio, reincontrato) la bella Valentina, misteriosa ragazza che è entrata nell'Appia Sporting Club diventando amica di Mara Fermi, e i cui scopi sono ancora misteriosi, visto che finora ha preferito farsi vedere più nel letto o bere l'Actimel che fare qualcosa di interessante per la trama.

Insomma, speriamo che presto la storia esploda, e che tutte queste cose messe sulla scacchiera comincino a muoversi e a dare un po' di brio ad una vicenda che potenzialmente potrebbe essere non scontata e non banale, ma che finora non ha ancora "acchiappato" quasi nessuno.
Ci voleva più semplicità, magari con un mistero portante. Chissà.
Vedremo tra una settimana come sarà andata avanti tutta la questione...

Moz-

4 commenti:

  1. Ho riletto più volte ciò che ho dovuto riassumere, e se di solito succede che col tempo uno riesce ad apprezzare di più le cose, stavolta più rileggo più trovo che hanno scritto delle assurdità che non stanno nè in cielo nè in terra.
    E' una trama che si regge con lo sputo, basata tutta su eventi fortuiti e su girandole di situazioni improbabili. E per un poliziesco è inaccettabile. Ci può stare che Luca sia ucciso per caso dal nemico di Brandi, ok, ma non tutto il resto.
    Due cose su tutte:
    - se Katerina è l'amante ufficiale di Guarinelli, e il poliziotto è cotto di lei tanto da nasconderla, e lei di lui tanto da farsi arrivare dall'Inghilterra il profumo per il suo damerino, come cazzo è che lei continua a battere? Cioè, Guarinelli permette questo?
    - se Ileana usava giustamente il cellulare di Luca giusto per fugaci telefonate e poi lo spegneva e staccava (visto in un espiodio), secondo voi è credibile che si metta a fare LE FOTO come una quindicenne a lei e Katerina (ma dove? Katerina non era sparita??). Non si regge in piedi...

    Moz-

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  2. D'accordo con te... ci sono davvero dei passaggi che di credibile non hanno nulla

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  3. Ma infatti sai cosa mi chiedo?
    Possibile che chi scrive non si rende conto?
    Possibile che non pensi "non sta in piedi per niente"?
    Lo scorso anno, con tutte quelle cose che contraddicevano la st.4, davvero pensavano che ce la saremmo bevuta? O pensano che tanto DdP si segue per i casi di puntata e magari per il nemico, senza badare alle sottigliezze?
    Beh, mi dispiace, ma considero DdP un telefilm come tutti quelli che amo, e le sottigliezze sono necessarie! Prima queste cose così NON le scrivevano!

    Moz-

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  4. Non lo so, forse credono che lo spettatore non ci faccia caso o che non abbia la memoria storica per paragonare le serie e notare quello che non va, compresi quei personaggi scomparsi per magia e le mille cose che non tornano mai. Sembra quasi che nell'ingarbugliare le cose siano convinti che poi risulterà pi interessante per chi guarda, ottenendo invece, spesso, l'effetto di confondere e basta: non serve mettere in mezzo ad ogni caso decine di nomi e persone, basterebbe solo una cura maggiore dei dettagli. Io mi sarei volentieri evitata l'intrigata e inverosimile ragnatela di coinvolgimenti che ruota intorno alla morte di Luca: avrei preferito una cosa più "semplice" ma con una caratterizzazione maggiore di tutto il contesto...

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